Continuazione del precedente Eires, questo brano trae origine dall’omonimo quadro dello stesso autore. In base a insolite associazioni fra musica e pittura teorizzate dal compositore, ogni elemento musicale sorge da una precisa corrispondenza con la struttura del quadro. Gli strumenti vengono utilizzati al massimo delle loro possibilità espressive dando luce a diversi episodi musicali, ricchi di situazioni timbriche accativanti, intricate sezioni poliritmiche e momenti di intenso e appassionato lirismo.